Italy SEO Ranking Factors 2012: quali sono i fattori più rilevanti per il posizionamento?

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La scorsa settimana il web marketing blog italiano Tagliaerbe ha pubblicato in anteprima un documento molto interessante per tutti coloro che si occupano di SEO professionalmente, ma anche per chi è interessato ad aggiornarsi sul tema per migliorare la visibilità del proprio business sul web: si tratta del whitepaper “Italy SEO Ranking Factors 2012” elaborato dalla berlinese Searchmetrics, leader mondiale nel campo della Search Analytics.
Il documento individua in 15 pagine i fattori più rilevanti nel posizionamento su Google, focalizzando l’attenzione sul mercato italiano. Per arrivare a questa sintesi, sono stati messi a confronto i potenziali fattori di ranking valutando la correlazione tra i dati (10.000 parole chiave, 300.000 siti web e milioni di link, condivisioni e tweet raccolti tra Febbraio e Marzo 2012) e il posizionamento dei vari siti web nei risultati di Google.

Il primo punto saliente che emerge dal documento riguarda sicuramente il ruolo dei Social Media:

Come si evince dal grafico, le azioni su Facebook sono correlate ai posizionamenti più alti: la parte del leone sembrano aggiudicarsela le “condivisioni” di Facebook (Facebook Shares), il cui valore è addirittura maggiore della somma di condivisioni, commenti e like. Twitter risulta ancora indietro rispetto a questi livelli, mentre Google+ non è stato incluso nel grafico poiché i dati relativi a questo social network, a detta degli analisti di Searchmetrics, sono stati ritenuti “poco affidabili”: Google+ ha ancora pochi utenti, anche se è indubbio il fatto che stia lottando per affermare il suo ruolo.

Tuttavia, nonostante l’ascesa al potere dei Social Media, la ricerca conferma i backlink come uno dei fattori più rilevanti per ottenere un buon posizionamento. Ma non è solo la quantità ad entrare in gioco:

Come mostra l’immagine, infatti, anche se il numero di backlink è ancora in testa, l’influenza dei link contenenti parole chiave, immediatamente seguiti dai link con nofollow e persino link contenenti stopword, è sicuramente da tenere in considerazione.

Passando ai fattori on-page, l’importanza delle parole chiave nei domini, nota ormai da anni e spesso data per spacciata, emerge invece in maniera chiara: i domini con all’interno le keyword sono più spesso correlati con posizionamenti migliori, anche rispetto a quelli che contengono parole chiave nel resto dell’url.

Si attesta come ulteriore fattore on-page con maggiore rilevanza la presenza di immagini, mentre vengono evidenziati correlazioni leggermente negative tra posizionamento e la lunghezza del testo, lunghezza del titolo e posizione della parola chiave nel titolo.

Lo studio individua inoltre una correlazione negativa tra eccesso di annunci pubblicitari e posizionamenti, imputabile agli effetti di Google Panda e dei suoi successori: le pagine con troppi annunci pubblicitari hanno, secondo le rilevazioni di Searchmetrics, più difficoltà a posizionarsi in alto. Il problema, però, sembrerebbe riguardare in particolare i blocchi di annunci Adsense.

La pubblicazione del documento ha ovviamente suscitato l’immediata reazione degli specialisti SEO italiani, che si dividono tra fronti differenti. Da tener presente, secondo noi, il punto di vista espresso da Ninja Marketing, che ci invita a prestare attenzione al metodo utilizzato nell’analisi di Searchmetrics: la correlazione di Spearman è una tecnica per individuare una relazione fra due variabili, ma non determina tra queste un rapporto di causa-effetto. I dati riportati dal whitepaper andrebbero quindi letti in quest’ottica, e soprattutto valutati rispetto al contesto di riferimento.

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