Domotica: nel futuro auto, frigo e lavapiatti “parleranno” tra loro

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Il cinema da sempre ha sollecitato la nostra immaginazione con scenari futuristici dove l’uomo può contare su abitazioni talmente tecnologiche da sembrare quasi umane. Quel futuro sembra ormai molto vicino…Grazie a un accordo sottoscritto da quattro importanti Gruppi mondiali – ABB, Bosch, Cisco ed LG – per cooperare a livello globale nella definizione di una piattaforma software aperta, con cui tutti gli apparecchi funzionanti con energia elettrica potranno utilizzare uno standard comune per lo scambio di dati, non dovremo aspettare troppo per vivere in case realmente “intelligenti”, “parlanti” e capaci di interagire con noi come una persona in carne e ossa.
La nostra automobile (purché ibrida plug-in o 100 per cento elettrica) potrebbe infatti “parlare” direttamente con la lavastoviglie o il frigorifero, scambiandosi dati ed interfacciandosi con quella che gli esperti definiscono la “casa intelligente”. Il tutto allo scopo di rendere più semplice e meno costosa la gestione degli apparecchi alimentati con corrente elettrica, anche in assenza dei proprietari della casa.

Il piano, soggetto all’approvazione delle autorità antitrust, permetterà ad apparecchi e dispositivi di marche e tipi diversi di essere integrati nella domotica, compresi i servizi di sicurezza e d’intrattenimento. Questa piattaforma comune (fino ad ora non disponibile), alla quale potranno accedere anche altri costruttori, potrà riguardare un lunghissimo elenco di dispositivi come interruttori della luce, porte e tapparelle motorizzate, lavatrici e lavastoviglie, smartphone e tablet, attrezzature multimediali e prese per la ricarica delle auto elettriche. Tutti questi strumenti potranno comunicare tra di loro o semplicemente scambiarsi informazioni su internet in modo standardizzato.

Uno dei vantaggi della connettività nelle “case intelligenti” sarà la migliore utilizzazione dell’energia, permettendo ad esempio di reagire automaticamente alle offerte dei diversi fornitori in base all’orario, al tipo di utilizzatori e all’andamento della domanda nella rete.

Le “case intelligenti” potranno dunque far avviare la lavatrice quando il costo dell’energia sarà più basso. La stessa ibrida plug-in o 100 per cento EV, grazie alla capacità di immagazzinamento di energia del suo pacco batterie, potrà servire per stoccare corrente acquistata ad un prezzo conveniente e inviarla all’impianto di casa in un momento di picco dei consumi.

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